STORIA

giovanni marazzina

La vita di Giovanni Marazzina è profondamente integrata con quella della sua creatura imprenditoriale: la CEM.
Nel 1953 compaiono in Italia i primi centri meccanografici, e Giovanni ha una intuizione da grande imprenditore: capisce che i dati sono ormai disponibili in tempo reale, ma la loro elaborazione cartacea rischia di incepparne la distribuzione.

Nasce così la CEM, essenzialmente una industria dell’”after print”, destinata a confezionare rapidamente tutta la modulistica in uscita dai computer e dalle stampanti, sempre più veloci, ad essi collegate.
CEM diventa leader mondiale in questo segmento,con le sue taglierine, imbustatici, macchine e sistemi per il confezionamento di libretti (da quelli per assegni a quelli per i buoni pasto ai voucher viaggio).

CEM costruisce alleanze strategiche coi più grandi produttori di stampanti e di sistemi per il trattamento della carta (BOWE BELL AND HOWELL, PITNEY BOWES, OCE, XEROX) e diventa, negli anni ‘90 e 2000, con una squadra affiatata di uomini e donne di tecnologia e di mercato, un polo di eccellenza italiana. La carta, lentamente, si sta avviando a un ridimensionamento, e così cala inesorabilmente il fatturato CEM: ma l’eccellenza tecnologica riconosciuta, e la tenacia del suo personale, resistono ancora.
Giovanni Marazzina è stato, essenzialmente, un imprenditore; un uomo del fare, capace di combinare ideazione tecnica, professionalità operaia, e spirito commerciale per fare impresa, fare prodotti di successo, venderli nel mondo, e dare visibilità al lavoro di chi li ha creati.

Sfortunato negli affetti familiari (3 figli morti prematuramente, prima di potergli dare una discendenza ed ereditare la sua azienda), egli ha voluto dare continuità alla sua e alla loro vita con la Fondazione Marazzina, un luogo dove, dal 25 febbraio 1998, concentrare risorse e progetti per creare lavoro: un compito che si realizza sia combattendo e prevenendo l’emarginazione sociale dei giovani, sia aiutandoli ad emergerne, con gli strumenti della formazione, della musica, della conoscenza tecnologica.

Uomo concreto, accanto alla priorità dei giovani, dedicò alcune risorse ai malati e ai poveri, attento a dare loro oggetti concreti e servizi.
La Fondazione che dà continuità alle sue opere,  le riprende con le AZIONI (già attive nel recente passato ) e PROGETTI (in programma oggi e nel prossimo futuro).